lunedì 28 novembre 2022

Eurovinum – I vini della famiglia Ceotto all'11° Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti

 





Da novembre la rete Borghi d'Europa proporrà a Susegana alcuni appuntamenti sui temi storici e culturali che richiamano i Percorsi Internazionali, presentati nella sede del Parlamento Europeo a Milano, nell'aprile del 2019.


Ogni anno, all'interno del progetto L'Europa delle scienze e della cultura (patrocinato dalla IAI -Iniziativa Adriatico Jonica, Forum Intergovernativo per la cooperazione regionale nella Regione Adriatico Jonica), si tiene l'incontro dei delegati dei Paesi e delle regioni che partecipano alle diverse iniziative di informazione.



Il Comune di Susegana aveva concesso il proprio Patrocinio alle iniziative di informazione della rete dei borghi europpei del gusto nel 2012, in occasione della rassegna informativa 'StoriediPiave, Racconti di identità' e nel 2015, per l'iniziativa Laboratorio d'Europa.



Così i giornalisti e i comunicatori di Borghi d'Europa avevano conosciuto i vini e la storia della Società Agricola di Paolo e Mauro Ceotto di Colfosco, aderente alla Fivi (Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti).



Pietro Ceotto verso la fine degli anni '60 si affranca dalla mezzadria e inizia un nuovo percorso che lo porta a realizzare una cantina, costruendo le botti per il vino con le proprie mani.


Pietro trasmette al figlio Paolo la passione per questo mondo : alla fine degli anni '90 l'azienda ha già una forte impronta viticolo-enologica.



Mauro, il figlio di Pietro, si diploma all'Istituto per la Viticoltura e nel 2005 si laurea in Scienze e Tecnologie Agrarie alla Università di Udine.


Il fratello Dario si dedica alla cura dei vigneti.



Così, quando Borghi d'Europa decide la visita al Mercato dei Vini di Piacenza a fine novembre, i giornalisti inseriscono l'azienda Ceotto nelle tappe di conoscenza e valorizzazione del pianeta FIVI.


“Parlare dei vini Ceotto per parlare di Colfosco, dei suoi campi, di filari al sole, di verdi colline, di quei castelli e paesaggi che cinque secoli fa Cima da Conegliano mise come sfondo alle sue tele, paesaggi ancora riconoscibilissimi nella loro armonia e che provocano le stesse suggestioni, ancor più ora che il territorio delle colline del Conegliano e Valdobbiadene è rientrato, con l’UNESCO, tra i patrimoni dell’Umanità.Dal Castello di San Salvatore è un lento degradare di colline verso il Piave, quelle verdi colline dove da oltre cinquant’anni opera l’Azienda Agricola Ceotto nel rispetto della secolare tradizione vitivinicola veneta. Oggi l’Azienda estesa su una superficie di 11 ettari produce vini da uve Glera, Verdiso, Verduzzo Trevigiano, Chardonnay, Merlot, Cabernet sauvignon e Marzemino.”



E, in particolare, il vino col fondo in una esperienza che la famiglia condivide con altri produttori del territorio : sotto il nome ColFondo Agricolo, per proteggere la tradizione dei rifermentati in bottiglia delle colline trevigiane. “Un progetto che unisce i nomi di alcuni viticoltori, e delle rispettive aziende, con l’ambizione di portare lontanissimo – sì, anche sulla Luna – il vino della loro tradizione contadina. Un vino longevo che non ha paura di invecchiare, nemmeno in bottiglia.”



martedì 15 novembre 2022

Eurovinum – Albamocco, storia d'amore, vigna e vino

  I giornalisti e i comunicatori di Borghi d'Europa a Slow Wine hanno conosciuto un'azienda

di Castelpiano (Ancona), Albamocco una storia d'amore, vigna e vino.



Albamocco è il progetto di Filippo e Alessandra.


La passione per le Marche e il Verdicchio dei Castelli di Jesi li spinge giovanissimi 

nel 2016 a iniziare il percorso vitivinicolo, nonostante venissero da mondi 

completamente differenti, senza un'eredità vitivinicola familiare alle spalle. 

L’approccio alla realtà aziendale di Albamocco è completamente innovativo, 

soprattutto guidato dal desiderio di emozionarsi ed emozionare. 

L'azienda sviluppa su una ventina di ettari fra i 180 e 400 metri sul livello del 

mare nella vallata del Balciana, un corso d’acqua a nord del fiume Esino. Si 

estende su 10Ha vitati a solo Verdicchio oltre ad oliveto, macchia boschiva e corsi 

d'acqua.

La cantina di proprietà, realizzata ex novo nel 2019/2020, è incastonata nella 

collina fra i vigneti, è stata progettata nel massimo rispetto dell'ambiente 

circostante per essere ad impatto zero. Questo anche grazie al tetto fotovoltaico, 

al recupero ed allo stoccaggio della CO2 prodotta dalle fermentazioni, al 

posizionamento fra i vigneti che permette di spostare per pochi metri le uve 

raccolte solo in cassette. 

Albamocco è una cantina completamente autonoma, la gestione va dalla terra 

all’imbottigliamento; le piccole botti in acciaio permettono di fare 

microvinificazioni a seconda della zona pedoclimatica del vigneto consentendo 

una migliore espressione del cru. Da Agosto 2022 tutta l'azienda è certificata Bio: 

la parte vegetale e la cantina. La filosofia dunque è da sempre quella della 

coltivazione nel rispetto del suolo, del territorio, del prodotto e di chi lo andrà a 

consumare.

Oggi si producono il Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Monello, il Verdicchio 

dei Castelli di Jesi Classico Superiore Sciocchina e il Verdicchio dei Castelli di Jesi

 Metodo Charmat lungo Extra Brut FHIL, in arrivo il Verdicchio dei Castelli di Jesi 

Classico Superiore Fijo. Ognuno dei vini è chiara espressione del vitigno e della

zona pedoclimatica, pur avendo ciascuno una sua anima, una sua netta 

riconoscibilità.

lunedì 7 novembre 2022

VINI DI TRADIZIONE: L’INCONFONDIBILE FESTIVAL E’ GIUNTO A MILANO

 

 



Il festival nazionale Inconfondibile, dedicato ai vini ancestrali e ai rifermentati in bottiglia ( o col fondo, sur lie) è giunto a Milano nella location dell’Hotel Westin, grazie alla preziosa collaborazione con Ais Lombardia.

La rassegna si è tenuta in due giorni, con un grande banco d’assaggio e diverse masterclass mirate e condotte da Massimo Zanichelli e Gianpaolo Giacobbo, col servizio curato dai sommelier di Ais Lombardia.

Borghi d’Europa ha partecipato a Inconfondibile per comprendere varie interpretazioni di vini rurali, espressione di diversi territori di tradizione, come per esempio il Veneto, la Lombardia, la Liguria e il Piemonte.

Una tradizione molto sana, con un rispetto per la vigna totale che porta nei calici vini gioiosi e ruspanti, dotati di grande versatilità a tavola e un’ottima beva conviviale, senza scordarsi della loro capacità evolutiva, davvero molto interessante.

Per il Veneto, regione storica per la produzione di ancestrali e col fondo, sono stati particolarmente apprezzati il Conegliano Valdobbiadene Docg Sui Lieviti Brut Nature annate 2020 e 2021 di Biancavigna, il Sui Lieviti 88 anno 2021 di Drusian Francesco di Valdobbiadene (Tv), tutti 100% uva Glera, poi il Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg Sui Lieviti Brut Nature Toni Codel annate 2019, 2020 e 2021 (85% Glera e 15% Bianchetta) e il Bianco Frizzante Col Fondo 2021 Rustego de Clemente (100% Glera).

Molto interessanti anche le etichette di alcuni ( Malibran, Miotto e Sergio Moro) dei 16 produttori della Marca Trevigiana riuniti nel progetto “Col Fondo Agricolo”, tutte  con una bella sapidità e senza paura d’invecchiare nel tempo.

Nel Vicentino invece, da segnalare assolutamente l’Iseldo Ancestrale N.V. da uva 90% Garganega e 10% Durella, il Rosè Ancestrale Lieta N.V. (80% Garganega, 8% Durella e 2% Cabernet) e l’Orange Wine Ancestrale N.V. Quarto Colore (Garganega in purezza) di Iseldo Maule di Gambellara.

Per la Lombardia, in Oltrepò Pavese, interessanti il Bianco Misunderstanding 100% Riesling Italico 2020 e il Rosato Misanderstanding 2021 (90% Riesling Italico e 10% Croatina) di La Piotta di Montalto Pavese.

In Liguria, da Genova, apprezzati il Bianco Frizzante 2020 Prime Lune (Vermentino e Bianchetta Genovese) e il Rosato Frizzante 2021 Prime Lune (100% Ciliegiolo) di Andrea Bruzzone Vini, mente dal Piemonte, direttamente dai Colli Tortonesi, il Timorasso Spumante non sboccato  annate 2019 e 2020 e il Timorasso Frizzante Rifermentato con mosto 2020 Mec L’è? dell’Azienda Agricola Nebraie di Rocchetta Ligure (Al).

Evviva!

martedì 25 ottobre 2022

MILANO VETRINA DEL GUSTO: ALCUNI EVENTI ENOGASTRONOMICI A INIZIO AUTUNNO 2022

 

 





Italia del Gusto ha partecipato ad alcuni eventi di livello, tra cui la nota rassegna Milano Golosa

Milano, 25 Ottobre 2022- E’ stato un inizio di autunno 2022 davvero scoppiettante per Milano, specialmente nell’ambito della valorizzazione delle grandi eccellenze del Belpaese, grazie ad alcuni eventi di livello dove la redazione de l’Italia del Gusto ha preso parte.

Tra questi un evento a tavola al Ristorante Dada In Taverna in Via Morigi, con un menù ad hoc volto a valorizzare il Rosso di Montepulciano Doc 2021 e 2022 e il Nobile di Montepulciano 2018 e 2019: è stato il primo di una serie d’incontri che si terranno nelle più importanti città italiane, voluto e promosso dal Consorzio Vino Nobile di Montepulciano.

Il secondo appuntamento importante si è tenuto nella moderna e curata location dello Spazio On House, in pieno centro, che ha visto sugli scudi la Tenuta Conte Vistarino di Rocca de Giorgi in Oltrepò Pavese, che ha portato a Milano l’idea della “Casa del Pinot Nero” e di una produzione d’alta qualità del nobile vitigno che coniuga tradizione, storicità e innovazione (attraverso il progetto dei Cru, ovvero realizzare vini di singoli vigneti della Tenuta). Molto interessante è stato il corto cinematografico di circa 15 minuti realizzato da Massimo Zanichelli, dove Ottavia Giorgi di Vistarino, nume tutelare della storica cantina, spiega bene la sua filosofia, che deve essere da esempio per tutti i produttori di Pinot Nero in Oltrepò.

Il terzo appuntamento è stata la rassegna Milano Golosa, giunta alla decima edizione, che ha raccolto diversi artigiani del gusto da tutta Italia.

A Milano Golosa l’Italia del Gusto si è focalizzata soprattutto sulle eccellenze della Basilicata, dell’Abruzzo, della Puglia e del Piemonte, ascoltando attentamente le esperienze dei produttori presenti.

Per la Basilicata, interessanti i vini dell’Azienda Agricola Porsia di Bernalda, a pochi km da Matera,poi le birre agricole di Mattarè, sempre da Matera, i salumi prelibati del Salumificio Carbone di Tricarico, gli olii extravergine d’oliva di Fontana dei Santi di Albano di Lucania (Pz), ed infine i diversi prodotti, tutti naturali e di tradizione di Gusti Agricoli Calabro Lucani di Maratea (Pz).

Nel Padiglione dedicato alle leccornie pugliesi, l’Italia del Gusto ha molto apprezzato la qualità della pasta biologica (da grani a km 0) di Casa Prencipe di Monte Sant’Angelo (Fg) e lo straordinario Capocollo di Cervellera da Martina Franca (Ta).

In Abruzzo invece è stato un piacere reincontrare l’Azienda Ursini di Fossacesia, sulla costa dei trabocchi, con i suoi olii Evo pregiati e i salumi tipici di Tomassoni di Jesi (An).

Per il Piemonte infine, da segnalare i vini territoriali (Dolcetto d’Alba, Barbera d’Alba Superiore e Nebbiolo d’Alba) di Cascina Carrà di Monforte d’Alba (Cn).

Tre diversi momenti, questi visitati e raccontati dall’Italia del Gusto, ma uniti da un unico fil rouge: qualità e territorialità promosse in una Milano in continuo fermento.

Così va bene!


martedì 11 ottobre 2022

LE DEGUSTAZIONI DI BORGHI D’EUROPA: LA BARBERA D’ALBA DOC CARLOT 2020 DELL’AGRICOLA MARRONE

 

 




La Barbera d’Alba è un vino Doc prodotto nella provincia di Cuneo, che trova una collocazione perfetta nei pasti quotidiani, anche se ha notevoli capacità evolutive, come i più blasonati Nebbiolo Langaroli.

L’Agricola Marrone di La Morra lo produce e Borghi d’Europa ha provato la versione Doc 2020 “Carlot”, cercando un abbinamento gastronomico che lo valorizzasse.

E’ una Barbera giovane e robusta, con grande vigore: di colore rosso rubino intenso, con un naso vinoso e un mix di frutta rossa ancora croccante e tracce di erbe officinali (questo per il passaggio in barrique di terzo passaggio), al palato risulta abbastanza sapido ed armonico, con una rotondità destinata a divenire via via più avvolgente negli anni,

Chiaramente un rosso fermo con interessanti potenzialità evolutive, che si sposa bene con primi piatti abbastanza consistenti, carni e salumi.

Borghi d’Europa lo ha provato assieme a dei gnocchi di patate fatti in casa col ragù di carne: abbinamento azzeccato!

mercoledì 5 ottobre 2022

VISITE GUSTOSE: LA SECONDA EDIZIONE DI OLTREPO’ TERRA DI PINOT NERO A CASTEGGIO

 







Il nobile vitigno assoluto protagonista con le sue due anime all’Antica Tenuta Pegazzera

Milano, 4 Ottobre 2022- Le dolci e verdi colline sopra Casteggio in Oltrepò, oltreché belle, sono importanti nella viticoltura, perché rappresentano l’habitat perfetto per il nobile vitigno del Pinot Nero, eccellenza riconosciuta a livello nazionale ed europeo (terzo areale in Europa e primo in Italia).

Un vitigno con due anime: grandi bolle Metodo Classico e il vinificato in rosso fermo, valorizzati alla grande lunedì 26 settembre u.s. presso l’Antica Tenuta Pegazzera a Casteggio, all’evento Oltrepò Terra di Pinot Nero, giunto alla seconda edizione e rivolto solo a operatori media e horeca.

Borghi d’Europa ha partecipato a questo grande evento, notevolmente migliorato rispetto alla prima edizione 2021: da 19 Cantine a 34, con molte più presenze di giornalisti e operatori curiosi di conoscere il territorio.

Il lavoro di squadra svolto dal Consorzio di Tutela Vini Oltrepò Pavese e dai 34 vignaioli è stato encomiabile e il risultato si è visto anche nei calici, con bolle Metodo Classico Docg di grande finezza ed equilibrio e rossi con sfumature diverse e di carattere.

Molto utili a capire l’identità del territorio le due masterclass sul Pinot Nero dell’Oltrepò Pavese DOC vinificato in rosso sull’Oltrepò Pavese DOCG Metodo Classico Pinot Nero, condotte magistralmente da Filippo Bartolotta e da Chiara Giovoni.

Nel Walk around tasting, Borghi d’Europa ha particolarmente apprezzato le etichette di Frecciarosa, di Travaglino, di Conte Vistarino, della Tenuta Mazzolino, di Roccapietra Cantina Scuropasso, di Lefiole, di Finigeto, di Bosco Longhino, di Cà del Gè, di Bruno Verdi e di Ersaf Regione Lombardia.

In alto i calici!

 

giovedì 15 settembre 2022

BOTTEGHE DEL GUSTO: DA FRANCESCA, PRODOTTI TIPICI DI MATERA A MILANO

 





L’Italia del Gusto ha fatto tappa nella piccola e organizzatissima bottega di sapori lucani in zona Casoretto a Milano

 

Milano, 14 Settembre 2022- L’Italia del Gusto ha ripreso la sua fitta attività di ricerca e valorizzazione di sapori tipici regionali, sia in ristoranti che in botteghe specializzate. Questa volta parliamo di sapori lucani al 100% , che si possono trovare a Milano, in zona Casoretto, nella piccola e organizzatissima bottega del gusto da Francesca, una signora molto appassionata e preparata, che dopo aver gestito per 15 anni un altro locale con caffetteria in zona Leoncavallo ha aperto il 6 marzo 2020 (prima del periodo buio di chiusure e restrizioni per combattere la pandemia) questo nuovo negozio.

La signora Francesca, dopo anni di ferie trascorse in Basilicata a Pisticci (Matera) dove ha conosciuto e compreso la notevola fattura delle varie eccellenze enogastronomiche lucane, si è accorta della mancanza di negozi a Milanoche proponessero tali eccellenze al consumatore, decidendo così di dedicarsi appieno a questa nuova avventura.

Ora il negozio da Francesca è un punto di riferimento per il gusto lucano, visto che arrivano ogni giorno clienti anche da fuori Milano, oltreché a chef e ristoratori anche piuttosto famosi: importante è stato il servizio di delivery svolto durante il lockdown, che ha fatto conoscere la bottega.

Parlando di prodotti tipici, la gamma è davvero diversificata, a partire da sua maestà il Peperone crusco, una gemma autentica gustabile sia a crudo che cotto in forno.

Ma non si possono scordare neppure salumi tipici come la sopressata e il salame pezzente o formaggi deliziosi quali il pecorino e il canestrano, ed anche i gustosi prodotti sott’olio come i funghi cardoncelli, i lampascioni e i pomodori secchi e le fantastiche passate di pomodoro artigianale.

Molto interessante è anche l’offerta di legumi, che comprende il fagiolo poverello, la crapiata, i ceci neri, le cicerchie, le fave e le cicorie e quella di dolci e panificati, dove spiccano il Tarallo Nasprato, i Calzoncelli e i Mostaccioli. E poi la gamma di taralli: si possono trovare alle cipolle, al finocchietto, al peperoncino classico, al grano arso, alla curcuma e all’aglio olio e peperoncino.

Per quanto riguarda il pane invece, va segnalato che arriva una volta alla settimana da Matera nel formato da mezzo chilo, pane di alta qualità che presenta sempre lo stesso impasto di lievito madre e cotto a legna.

Da Francesca si possono trovare naturalmente anche vini, birre artigianali e un’interessante serie di liquori ed amari come la crema di castagno, all’alloro, al sambuco, alle erbe, la crema di Limoncello, quella alla arance e poi il fragolino e il prugnolo.

Insomma, nella bottega da Francesca si possono trovare tipicità lucane al 100%, pronte per essere esaltate nella tavole di casa e al ristorante oltreché meritevoli di venire valorizzate alla grande.

Così va bene!

 

lunedì 11 luglio 2022

La Via delle Buone Cose all'Antico Forno di Padova

  




Le sei tappe del gusto che legano le storie della pasticceria Antico Forno alle storie delle

piazze patavine, hanno portato i giornalisti e i comunicatori di Borghi d'Europa a proporre

un nuovo Percorso Internazionale : la Via delle cose buone..


Già le buone cose di veronelliana memoria.

Una guida del grande giornalista enogastronomo, i suoi Indirizzi di gola, sono ben presenti

ed hanno lasciato una traccia indelebile nella storia del Buongusto italiano.


Così, riallacciandosi a questo viaggio del gusto. questi splendidi ricordi, Borghi d'Europa ha voluto eleggere Giuseppe Bonaccorso quale speciale Virgilio, per accompagnare questo viaggio del gusto.


Il primo appuntamento si svolge all'Antico Forno di via dei Colli. Un filò (come è stato prontamente ribattezzato dai giornalisti), che prevede la narrazione di Giuseppe Bonaccorso e del suo itinerario professionale ( “....nel 2005 ho dovuto fare una scelta di vita“ ci racconta Giuseppe “la schiena mi faceva male a causa di ernie, il chirurgo mi ha costretto ad uscire dal laboratorio e così dalla panificazione ho deciso di dedicarmi interamente alla pasticceria.” ; la presentazione de La Via delle cose buone ; il percorso, tutto padovano, della rivista La Vaca Mora, sulle ferrovie (non) dimenticate.


Una degustazione dolce-salato non mancherà di deliziare gli ospiti.


Da sempre Giuseppe Bonaccorso accompagna le proprie eccellenze con i vini di Luigino Benotto di Valdobbiadene.


Luigino, imprenditore innamorato del suo lavoro, della sua Terra e della sua gente, inizia da giovane a seguire la cantina, e negli anni, proprio per seguire questa sua vocazione, da un lato si laurea in biologia e in marketing mix internazionale e dall’altro si dedica all’impegno politico locale ed al coordinamento delle varie attività naturalistiche (quali quella venatoria, etc) per garantire il rispetto e la proliferazione del suo Territorio.


Sonia, la figlia,laureanda in Economia dopo un diploma superiore in Enologia, giovanissima ma con le idee già molto chiare e molto motivata riguardo al suo ruolo nella Cantina e alle innovazioni che vuole portare.


Emanuela,la moglie, da dietro le quinte, ricopre due ruoli molto importanti, vale a dire: fungere da consigliera ed ispiratrice per ogni singola decisione importante da prendere riguardo al futuro della Cantina da un lato e gestire al meglio la famiglia Benotto, fulcro di tutta l’esistenza stessa della Cantina.


mercoledì 29 giugno 2022

Le degustazioni di Borghi d’Europa Azienda Agricola Gazzola Spumanti – Vidor (TV)

 



Proseguono gli incontri della redazione di Borghi d’Europa alla scoperta di luoghi e di storie del comprensorio del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG, un paesaggio collinare incantevole riconosciuto dall’Unesco, nell’anno 2019, Patrimonio Mondiale dell’Umanità.

Presso la Pizzeria Tre Stelle di Ogliano, una frazione del Comune di Conegliano, abbiamo avuto il piacere di degustare i vini dell’Azienda Agricola Gazzola Spumanti di Vidor (TV). Un’azienda a conduzione famigliare di cinque ettari, gestita direttamente da Alessandro Gazzola e dalla madre Angela.

Come ci spiega Alessandro, i vini prodotti sono il frutto di lavorazioni accurate che partono dal vigneto e che si riscoprono intatte nel prodotto finito. La coltivazione delle vite è svolta nel pieno rispetto dell’ambiente e della salute delle persone che lavorano.

Fin dall’inizio abbiamo bandito l’uso di sostanze chimiche nel nostro lavoro quotidiano: inquinano la terra, sono controproducenti e dannose per la nostra salute. Al contrario, mettiamo in atto trattamenti solo ed esclusivamente con prodotti fitosanitari biologici, rispettosi dell’ambiente e di chi lo abita. Pensiamo che la terra vada curata e alimentata, non sfruttata e resa sterile”.

Scelte che comunicano l’impegno costante alla ricerca della qualità e la passione per il territorio.

Durante l’incontro abbiamo degustato:

“91” Brut Nature - Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG – 100% glera  – alc. 11,5% vol.

Giallo paglierino con vivaci riflessi verdolini e bollicine sottili. All’olfatto fini sensazioni floreali e vegetali con sfumature di timo limone e melissa, seguono profumi di pera, pesca bianca ed agrumi. Il sorso è tonico, fresco, sapido, segnato da un’effervescenza che solletica il palato. Finale fresco e pulito accompagnato da una nota amaricante. Le uve provengono da raccolta manuale.

Il Prosecco “91” Brut Nature è stato abbinato ad un piatto intramontabile della cucina italiana, una stuzzicante frittura mista di pesce, preparata con maestria dalla Pizzeria Tre Stelle di Ogliano (TV).

Arrivederci alla prossima degustazione!

 

Antonella Pianca

 

lunedì 13 giugno 2022

LE DEGUSTAZIONI DI BORGHI D’EUROPA:IL ROSATO DOLCEVITA DELL’AGRICOLA MARRONE

 

 




Milano, 13 giugno 2022- Nuova degustazione mirata per Borghi d’Europa: stavolta è stato provato il nuovo (un ritorno al passato in realtà) Langhe Rosato Doc Dolcevita 2021 dell’Agricola Marrone, realtà vitivinicola  langarola di spessore  e già comunicata varie volte all’interno del Percorso Internazionale Eurovinum, I paesaggi della Vite e del Vino.

Un vino perfetto per una serata estiva conviviale, dotato di grande beva e sapidità ma anche di molta struttura ed alcolicità: questo Dolcevita di Marrone è infatti realizzato da Uve Nebbiolo al 70% e da Barbera per il restante 30%, con 14,5° di titolo alcolometrico.

Già al naso il Dolcevita mostra la sua prorompente intensità, con un mix di frutta rossa e gialla (note di mirtillo e ribes nero ma  anche di albicocca) e note floreali che ricordano la rosa, la violetta e l’acacia, mentre al palato emergono anche delle note lievemente speziate, visto che è molto lungo e persistente nel finale.

Borghi d’Europa lo ha testato fresco a una temperatura di servizio di circa 12° e lo ha abbinato con una bella pizza napoletana con Mozzarella di bufala, Provola di Agerola Dop e prosciutto cotto:abbinamento riuscito!

Piacevole e potente questo ottimo Rosato dell’Agricola Marrone: evviva!

mercoledì 8 giugno 2022

In Molise i vini biologici di Agricola Vinica segnalati da Borghi d'Europa

  I giornalisti e i comunicatori di Borghi d'Europa stanno sviluppando la conoscenza dei vini biologici, nel quadro del progetto L'Europa delle scienze e della cultura, patrocinato dalla IAI-Iniziativa Adriatico Jonica,Forum Intergovernativo per la cooperazione regionale nella regione adriatico jonica).


Borghi d'Europa segnala in Molise l'Agricola Vinica.

“Agricolavinica nasce nel 2007 da un’idea di condivisione di ideali, valorizzazione di un territorio e di rispetto della natura. L’intento è stato quello di sviluppare un progetto di agricoltura biologica ecosostenibile in un territorio di alta collina molisano. “




Rodolfo Gianserra, dopo aver deciso di tornare in Molise, riesce a rivalorizzare gli ettari di terreno di proprietà sulle colline di Ripalimosani per dedicarsi, oltre al vino, anche a olio e ortaggi.


Oggi la produzione enologica arriva a 50000 bottiglie l'anno con una proposta piuttosto variegata e interessante.


“Le nostre vigne “Altre Terre” si trovano a circa 700 m di altitudine, dove coltiviamo Trebbiano, Garganega e Pinot Nero. Dopo la raccolta, le uve di Trebbiano e Garganega vengono pigiate con i piedi in un tino di legno, il mosto con le bucce inizia spontaneamente la fermentazione senza controlli di temperatura, con follature giornaliere. Dopo 12 giorni di macerazione a contatto con le bucce, avviene la svinatura e la fermentazione termina in serbatoi di acciaio. Un “orange wine” dalle note di thè, albicocca e sidro di mele, un tannino delicato e una buona acidità, danno a questo vino una grande struttura e complessità. “

lunedì 30 maggio 2022

Il club sandwick della Caffetteria Goppion valorizza la Bresaola del Salumificio Da Pian


 





Il viaggio del gusto dei giornalisti e dei comunicatori di Borghi d'Europa ha incontrato nel percorso La Via dei Norcini, le tradizioni del Salumificio Da Pian di Silea.

Il salumificio rivendica, a buona ragione, di essere l'erede naturale dei luganegheri veneziani.



L'Arte dei luganegheri radunava i salsicciai, i lardaroli, i pizzicagnoli e i preparatori e venditori di minestre. Potevano iscriversi all’Arte sia i veneziani che i sudditi (costoro suddivisi in tre "Nazioni": Bergamaschi, Chiavennaschi e Svizzeri) bastando che avessero avuto dimora a Venezia per 15 anni e bottega propria. Nel 1773 i luganegheri contavano: 175 capimastri, 70 garzoni, 178 lavoranti; 53 botteghe, 22 "posti chiusi" e 175 "inviamenti".


“ Nella capacità di unire tradizione e innovazione – commenta Renzo Lupatin,giornalista e presidente di Borghi d'Europa-, stà il successo produttivo e commerciale del Salumificio Da Pian.


Basti pensare che la famiglia propone i propri salumi dal 1868.”


La conoscenza de La Via dei Norcini è avvenuta grazie all'incontro con la Caffetteria Goppion di Vittorio Veneto, che ha proposto una serie di appuntamenti per degustare le invenzioni nel settore dello snack.


“Il club sandwich è un tramezzino abbondante e ricco che nasce negli Stati Uniti alla fine dell'800. Comparve sulla tavola da gioco del Saratoga Club house di New York, un circolo riservato a soli uomini, e divenne in breve tempo così famoso che fece il giro del mondo. E se in Inghilterra esisteva già da tempi il semplice sandwich, questa versione multistrato spodestò la ricetta originale conquistando anche i palati più esigenti.”


“ Normalmente i giornalisti del settore gastronomico tendono talvolta a sottovalutare queste proposte. Sinceramente a torto : se è vero che nel settore vengono per lo più utilizzati prodotti

industriali di bassa qualità, vi sono delle eccezioni 'eccezionali'. Quello che abbiamo assaggiato

alla Caffetteria Goppion di Vittorio Veneto è una interpretazione d'eccellenza dei prodotti

dell'orto, con i salumi di Da Pian”.


In particolare è stata apprezzata la bresaola.


“Tra i prodotti di carne salata – raccontano Maura e Luciano-, la bresaola rientra nella categoria di salumi crudi non affumicati. Originaria della Valchiavenna (brisaola) si consuma affettata, come antipasto o come secondo. La bresaola Da Pian viene prodotta da GIRELLO DI BOVINO LIMOUSINE FRANCESE, che viene semplicemente salata e stagionata in modo naturale.


 

mercoledì 25 maggio 2022

DISCOVERING OLTREPO’: I VINI PIU’ FRESCHI PER L’ESTATE DI CONTE VISTARINO

 

 






Storicità, innovazione e qualità sono 3 valori fondamentali della Tenuta di Rocca De Giorgi


Milano, 23 Maggio 2022- Nelle colline del piccolo comune di Rocca De Giorgi in Oltrepò Pavese si erge la Tenuta del Conte Vistarino, con la meravigliosa Villa Fornace e la nota Cantina che vanta circa 826 ettari, di cui 102 avvitati, dove regna supremo il Pinot Nero, vino elegante e versatile, valorizzato ottimamente dalla Cantina stessa in varie espressioni.

La storia del Pinot Nero in Oltrepò s’intreccia del tutto con quella di questa grande cantina: fu infatti il Conte Augusto Giorgi di Vistarino nel 1850 il primo a comprare e piantare le prime Barbatelle del nobile vitigno nella zona, mentre risale al 1865 la prima produzione di bollicine Metodo Classico da uva Pinot Nero in Italia.

Borghi d’Europa ha avuto il piacere di visitare la Tenuta e fare quattro chiacchiere con la nume tutelare dell’azienda, Ottavia Giorgi di Vistarino, che è anche vicepresidente del Consorzio Tutela Vini Oltrepò. Una donna estremamente capace, con le idee chiare su come valorizzare il territorio in maniera sana e giusta,puntando su qualità e finezza nella produzione dei propri vini.

La Tenuta è un concentrato di storia, innovazione e qualità, tre valori fondamentali per realizzare grandi vini, rappresentativi di un territorio ricco di verde e di biodiversità, come quello di Rocca De Giorgi. Oltre a ciò bisogna anche parlare della sostenibilità, tema molto caro ai comunicatori di Borghi d’Europa.

L’ambiente, specialmente in questo continuo cambiamento climatico,recita una parte importantissima e secondo Ottavia Giorgi di Vistarino va rispettato sia in vigna che in cantina, pur dovendo pensare al futuro con investimenti mirati nelle tecnologie, per ovviare a dei grossi problemi come la mancanza d’acqua, cosa molto evidente in questi primi mesi del 2022, caratterizzati da scarse piogge.

Essendo ormai prossimi alla stagione estiva, Borghi d’Europa ha voluto assaggiare i vini più freschi con grande beva di Conte Vistarino, trovando anche in questi grande finezza e territorialità.

La degustazione, guidata sapientemente da Ottavia Giorgi di Vistarino, coadiuvata da suo staff molto competente ha riguardato i seguenti vini:

-        Il  Pinot Nero Rosato Doc Maria Novella: dedicato alla figlia della titolare, sono prodotte circa 7000 bottiglie l’anno, è un vino floreale e fruttato (piccoli frutti rossi), di grande piacevolezza e facile beva, pur possedendo una notevole struttura.

-        L’Oltrepò Pavese Riesling Doc Ries: Riesling Renano assaggiato in due annate, la più giovane, 2020, è un’etichetta con un bel ventaglio di frutta, una leggera nota erbacea e una bella armonia, sicuramente con un ottimo potenziale evolutivo. Poi, l’annata 2016: vino molto più complesso, già morbido, con sentori agrumati, mineralità e tracce di idrocarburi.

-        Lo Spumante Metodo Classico Oltrepò Pavese Docg Pinot Nero Brut Rosè Saignee della Rocca: 24 mesi sui lieviti, bollicina di grande finezza con un perlage molto bello e al palato una grande rotondità e freschezza.

-        Lo Spumante Metodo Classico Oltrepò Pavese Docg Pinot Nero Millesimato Pas Dosè: grande bollicina, dedicata alla memoria del Conte Augusto Giorgi di Vistarino e all’anno chiave per l’azienda e la viticoltura dell’Uva Pinot Nero In Italia, più di 50 mesi sui lieviti, sapido, persistente e molto elegante.

-        Pinot Nero Doc Costa del Nero 2020: grande equilibrio,  affina perlopiù in acciaio e in piccola parte in barriques, ha una facile beva, una grande finezza e un buon corpo, oltre a un finale leggermente speziato, che ricorda il legno.

 

Dopo la visita e la degustazione, Borghi d’Europa ha anche fatto tappa per una veloce cena al Selvatico di Rivanazzano Terme, vero esempio della cucina locale oltrepadana, grazie alla bravura della chef Piera Selvatico e alla prepraazione di Francesca Selvatico e di Sergio Sdaglia in sala. Sono stati provati un’insalata di bieta rossa, cicorietta con tortino di melissa e pasta di salame e poi i malfatti di borragine al burro con grana e fiori essicati: che squisitezze!

 

L’Oltrepò Pavese e più in generale l’intera viticoltura italiana devono perseguire con costanza la ricerca della qualità con forte accento sul territorio, proprio come fatto dalla Tenuta Conte Vistarino, una grande azienda, che verrà comunicata ancora da Borghi d’Europa all’interno del Percorso Internazionale Eurovinum, Paesaggi della Vite e del Vino.

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