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In Sardegna, tra i paesi da visitare, c’è anche questo piccolo gioiello a 16 km da Porto Cervo. Il paesino rurale di San Pantaleo offre una gradita sensazione di autenticità dopo le artificiose località turistiche della costa.
L’abitato sorge in alto verso l’interno, circondato da montagne di granito dal profilo frastagliato, ed è diventato una sorta di colonia di artisti. Si tratta di uno dei pochi paesi sardi raccolti attorno a una piazza, in fondo alla quale sorge una tozza chiesetta. In estate vi si tiene spesso un vivace mercato (il giovedì), e in primavera i fiori rendono il piccolo centro abitato ancora più bello; in qualsiasi stagione, comunque, San Pantaleo è un posto piacevole in cui passeggiare senza una meta precisa dando un’occhiata alle piccole gallerie d’arte e ai negozi di artigianato.
Dal 27 al 30 luglio, a San Pantaleo si svolge la festa annuale del paese, un weekend di festeggiamenti con balli tradizionali sardi.
"Il paese degli artisti’, ma anche del mercatino, degli stazzi, dello spirito bohemien e di iconiche scene di un film della serie di James Bond. San Pantaleo è tanto piccolo quanto ricco di spunti, incastonato in un paesaggio granitico, nel territorio di Olbia, che da decenni ispira opere e creazioni tra i circuiti artistici internazionali. Il paesino si erge sul massiccio granitico di Cugnana, circondato da natura che ha mantenuto il suo aspetto selvaggio nonostante a breve distanza risplenda dagli anni Sessanta del XX secolo il glamour della Costa Smeralda. Proprio l’incanto del rinomato litorale smeraldino è parte del panorama che potrai ammirare attorno, assieme alle tinte rosa del granito, ancora più suggestive al calar del sole. Il borgo offre di per sé scorci scenografici: nato a fine XIX secolo attorno a una chiesetta dedicata a san Pantaleo, allora campestre, ha visto crescere nel tempo le sue case in maniera regolare, costruite secondo il modello tipico dello stazzo gallurese.
A primo impatto resterai ammaliato dal contrasto cromatico tra bianco degli oleandri in fiore e granito degli edifici della piazzetta centrale, dove accanto alle case si dispongono, in apparente contrasto, eleganti boutique, moderni atelier, botteghe di prodotti tipici e tradizionali laboratori artigianali. Le sue vie sono popolate da ceramisti, orafi, artigiani del ferro battuto, intarsiatori, pittori e scultori, che rubano la scena in particolare i giovedì primaverili ed estivi, giorno in cui il borgo ospita un celebre mercatino, tra i più affascinanti dell’Isola. Oltre ad ammirare manufatti e antiquariato locale, potrai gustare i prodotti locali. Altri due eventi caratterizzano San Pantaleo: Magnendi in carrera è una serata di degustazione di piatti e prodotti tipici, come salumi e formaggi, gnocchi al sugo di cinghiale, mazza frissa, piatto della tradizione pastorale gallurese, casciu furriatu (formaggio fuso) e dolci tradizionali. A settembre, invece, il festival del folklore raduna i principali gruppi folk sardi. Passeggiando nella strada d’ingresso e nella piazza della chiesa vivrai suggestioni da grande cinema: sono state girate qui alcune scene di ‘007 – La spia che mi amava’ del 1976, film ambientato in parte in Costa Smeralda.
I dintorni di San Pantaleo sono una palestra per attività outdoor: numerosi i sentieri di trekking ricavati tra rocce e boschi di sugherete del monte. A pochi chilometri, poi, ci sono le incantevoli spiagge di Liscia Ruja, Petra Ruja, Razza di Giunco e Rena Bianca, incastonate tra scogliere di granito, davanti alle quali affiorano sparuti isolotti. Qui è un trionfo di colori: sabbie bianche e dorate, rocce rosse e graniti rosati, acque turchesi e contorno di verde mediterraneo."
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