mercoledì 26 aprile 2023

LE DEGUSTAZIONI DI BORGHI D’EUROPA: I VINI DI CORDERO SAN GIORGIO A SANTA GIULETTA

 



Dopo la visita, assaggiate le etichette della Tenuta in Oltrepò Pavese

Milano, 26 Aprile 2023- Una nuova degustazione in Oltrepò Pavese per Borghi d’Europa:è stata infatti visitata la Tenuta Cordero San Giorgio, nelle dolci colline di Santa Giuletta e provate varie etichette.

L’Azienda opera con passione e dinamicità dal 2019, quando i tre giovani fratelli Cordero (Francesco, Lorenzo e Caterina), forti della loro esperienza in vigna nelle Langhe,  hanno acquisito la secolare Tenuta San Giorgio, che si estende a corpo unico per circa 22 ettari, puntando molto sulla coltivazione del Pinot Nero, che nella prima fascia collinare dell’Oltrepò ha trovato la sua dimora ideale in termini di terroir.

Il Panorama è davvero molto bello e merita di essere rispettato e tutelato: Caterina Cordero ha infatti spiegato che l’Azienda si è convertita in biologico per assicurare un’ottima valorizzazione dell’ambiente circostante e delle singole vigne.

I vini degustati da Borghi d’Europa:

-        Oltrepò Pavese Pinot Grigio Doc Katari 2022: molto fresco e piacevole, con una buona intensità al naso dovuta ad un mix di note fruttate e floreali, al palato è sapido, con un finale abbastanza lungo.

-        Oltrepò Pavese Pinot Grigio Doc Ramè 2022: proveniente dai vigneti con esposizione ad est a Santa Giuletta, ha un bellissimo colore ramato luminoso (fa una notte di macerazione), il naso è un mix di frutti gialli, note di miele d’acacia e minerali, in bocca è elegante ed avvolgente, con buona persistenza.

-        Il Rosato Igt Provincia di Pavia Piasa 2022: da uva 100% Croatina, è un rosato cerasuolo che al naso rivela delle note fruttate che ricordano la ciliegia e le fragoline di bosco e delle note floreali di rosa e viola, mentre al palato ha una bella acidità e freschezza, che lo rende versatile negli abbinamenti col cibo (si sposa bene con salumi, formaggi leggeri e anche con la pizza)

-        Il Pinot Nero Doc dell’Oltrepò Pavese Tiamat 2021: elegante e fresco, il naso ricorda il sottobosco, con delle note minerali e una leggera speziatura dolce, al palato è sapido ed equilibrato.

-        Il Pinot Nero Doc Riserva dell’Oltrepò Pavese Partù 2020: selezione delle migliori uve dei vigneti di proprietà, è un Pinot Nero di buona struttura ed equilibrio, che al naso ha delle note di piccoli frutti rossi, erbe e spezie e al palato è generoso e rotondo.

-        Il Pinot Nero Doc dell’Oltrepò Pavese Sg 2020: un cru, proveniente dal vigneto più vecchio (impiantato nel 1967) di proprietà con esposizione a sud ovest a Santa Giuletta, di colore rosso rubino con riflessi granati, questo Pinot Nero vanta grande struttura, finezza e complessità, il naso è un mix di note fruttate, balsamiche e minerali e al palato è davvero rotondo e persistente.

-        Oltrepò Pavese Doc Barbera Riserva Fredo 2020: una Barbera che assomiglia molto a quelle del Monferrato Astigiano, che affina per dieci mesi in barriques di rovere francese e altri dieci in botte grande, ha un naso dove prevalgono delle note di ciliegia e prugna, affiancate da note che ricordano il tabacco, il pellame e delle spezie, mentre al palato è strutturato e ben bilanciato tra acidità e morbidezza.

-        Lo Chardonnay Doc dell’Oltrepò Pavese Rivone 2021: bianco dal grande potenziale evolutivo, di colore giallo paglierino intenso, con un naso complesso di note agrumate, minerali (quasi un sentore affumicato) e di erbe officinali mentre al palato ha grande equilibrio e finezza, perfetto sia con carni bianche che con piatti di pesce di struttura.

Una degustazione molto interessante, visto che ogni vino provato ha rispecchiato l’identità del territorio attorno alla Tenuta, oltre alla passione ed esperienza della famiglia Cordero, che dopo le Langhe, ha di certo affondato le proprie radici in questo angolo collinare dell’Oltrepò.

In alto i calici!

lunedì 17 aprile 2023

Eurovinum (Marche) - Fattoria Nannì

  I giornalisti e i comunicatori di Borghi d'Europa, nel quadro del Percorso Internazionale Eurovinum ( progetto L'Europa delle scienze e della cultura, Patrocinio IAI-Iniziativa Adriatico Ionica,Forum Intergovernativo per la cooperazione regionale nella regione adriatico ionica ), hanno inserito i vini naturali delle Marche nel proprio percorso informativo 2023-2024.

I profili informativi delle Aziende sono stati ispirati dal sito Florwine, soprattutto per quanto riguarda i vini rifermentati.



"L’universo delle bollicine è ricco e variegato. I rifermentati in bottiglia sono vini frizzanti figli di un antico metodo di realizzazione artigianale che ha come protagonisti il mosto, le stagioni e il tempo. È la vinificazione che storicamente ha sempre permesso di realizzare queste bollicine, sfruttando il freddo dell’inverno e l’aumentare delle temperature in primavera, che permetteva la ripartenza delle fermentazioni dei mosti. La differenza principale dal più noto Metodo Classico sta nella mancata sboccatura del vino che conserva al suo interno i lieviti. Metodi Ancestrali e Rifermentati in bottiglia sono diventanti un grande punto di riferimento del mondo naturale poiché manifestazione di una vinificazione pulita ed essenziale che dà origine a bollicine di personalità molto diverse ma sempre vive e capaci di raccontare tutte le sfumature delle loro terre di origine. Che siano più pop, più classici, più beverini o più avvolgenti, i rifermentati sono un grande alleato per aperitivi e bevute in compagnia. Non fatevi ingannare dal tappo a corona. "



Roberto Cantori ha un sogno: imbottigliare la sua regione, le Marche. Così, dopo gli studi in enologia, decide di riprendere in mano le antiche vigne di famiglia e provare a costruirsi un futuro che sappia di casa e lo riporti sempre e comunque nella terra dov’è nato e cresciuto. Ci troviamo nei pressi dei Monti Sibillini,  ad Arsicci, un luogo da preservare e rispettare in tutti i suoi ecosistemi. Per questo, i vini di Fattoria Nannì ci riportano dritti alle origini, quelle di un territorio antico e ricchissimo (Origini è anche il nome di uno dei vini di punta della cantina). A Roberto piace raccontare del Monte San Vicino, la cima che spicca di fronte alla cantina: il faro che veglia sull’intera vallata e che porta il vigneron a guardare sempre verso l’alto.

Curiosità: Fattoria Nannì prende il suo nome da Gianni Piersigilli, detto Nannì, che fu l’uomo che – nel lontano 1967 – piantò i vitigni che ancora oggi ritroviamo in ogni bottiglia.

 

 

mercoledì 12 aprile 2023

LA VALPOLICELLA NEI CALICI: LA DEGUSTAZIONE DE LE GUAITE DI NOEMI A MILANO

 

 




Vicino al Duomo di Milano, all’ultimo piano della Rinascente è situato il Ristorante Maio, diretto dallo Chef Luca Seveso, che propone una cucina italiana in chiave gourmet.

Borghi d’Europa ha partecipato ad un pranzo degustazione al Maio per provare alcune etichette della Cantina Le Guaite di Noemi, piccola realtà della Valpolicella di Mezzane di Sopra (associata alla Fivi), che produce circa 30.0000 bottiglie l’anno e anche dell’ottimo olio.

Noemi Pizzighella,nume tutelare della Cantina tutta a conduzione familiare, ha raccontato che tutto partì nel 1987, quando il padre Stefano acquistò un piccolo frantoio per produrre in proprio l’olio, al quale ben presto fu aggiunta anche la coltivazione della vite nella parte più alta della collina, chiamata “Guaite”.

Il 2002 è un anno chiave per l’azienda: iniziarono a vinificare le proprie uve per proporre vini tipici della Valpolicella dì qualità, con un occhio particolare ai lunghi affinamenti, bilanciati da una grande acidità.

Le Guaite di Noemi nei propri vini usa uve Corvina, Corvinone, Oseleta, Rondinella e una piccolissima percentuale di Croatina, che secondo Noemi Pizzighella rappresenta un po’ la sua firma di vignaiola; le uve fanno sempre prima un po’ di appassimento e poi affinamento in barriques: sono infatti etichette dotate di grande longevità.

Ecco cosa è stato assaggiato al Ristorante Maio:

 

-       Il Valpolicella Superiore 2013, abbinato a una selezione di Finger Food dello Chef, possiede una  buona intensità al naso, con note fruttate di ciliegia ed amarena, mentre al palato rivela una buona struttura e un’ottima sapidità, con un finale abbastanza lungo.

-       Il Valpolicella Ripasso 2012, abbinato ad un Risotto alla milanese e guancia di vitello brasata, ha un naso abbastanza complesso, grazie a delle note di piccoli frutti rossi, erbe officinali e di cacao e nocciola, mentre al palato è caldo, avvolgente e di buona persistenza.

-       L’Amarone della Valpolicella 2011, abbinato con una selezione di Formaggi “Portico dei Sapori” di Abbozzano, è indubbiamente un grande vino da meditazione: al naso sentori di confettura di prugna e ciliegia e note speziate e liquirizia, al palato elegante e morbido.

-       Il Recioto della Valpolicella 2015( ne vengono prodotte solo 500 bottiglie all’anno!), abbinato al dolce “Oro e Cioccolato”, è a dir poco esplosivo: al naso ha delle note che ricordano il fico, il dattero e le ciliegie sotto spirito, mentre in bocca  si sente la grande struttura, ben bilanciata da una buona acidità e una lunga persistenza.

Una degustazione assolutamente interessante,che ha confermato quanto la Valpolicella sia un territorio vitivinicolo di prim’ordine del Belpaese e perfetto per ottenere vini di spessore, eleganti, longevi ma non scorbutici.

In alto i calici!

domenica 9 aprile 2023

ll Buon Paese – La cucina agricola dell’Agriturismo B2O in Brussa


Dopo le storie, i giornalisti e i comunicatori di Borghi d’Europa, sorseggiando Sibilla, birra

chiara in bassa fermentazione, non pastorizzata e rifermentata in bottiglia, si sono accostati

alla realtà del Birrificio agricolo.

La birra è leggera e fresca, per tutti i gusti e le occasioni.

Accanto alle birre sempre in catalogo, vi sono poi le speciali.

Davide, il Mastro Birraio, è un autentico artista del gusto: le birre speciali vengono proposte durante le diverse stagioni dell’anno, e magari non tutti gli anni.

“Sono una pura espressione delle selezioni stagionali e della creatività”.

Indugiamo anche sulle eccellenze che l’agriturismo ci offre: i salumi, deliziosamente artigianali, provengono dalle carni sapientemente lavorate con i norcini locali e provenienti dai maiali che crescono nell’Oasi.

Salame di tradizione, coppa, porchetta, soppressa e … una giardiniera semplicemente avvincente.

L’agriturismo ha poi instaurato dei rapporti di collaborazione con le altre attività locali : i formaggi

dell’azienda agricola Storti, il pane del Panificio da Toni, le uova dell’azienda Rina Pascotto….

La cucina agricola viene così ispirata ai valori di questa Terra.

“Abbiamo più volte parlato di come il menu del nostro agriturismo B2O in Brussa preveda prodotti della nostra azienda agricola o comunque locali, di come vari con la stagione e con le disponibilità, e di come le birre agricole B2O lo possano accompagnare: ma, concretamente, che cosa si mangia in Brussa? E come scegliere la birra giusta da abbinare?”

“Iniziamo naturalmente dagli antipasti. Questa è la stagione giusta per apprezzare al meglio le verdure raccolte nel nostro orto: ad esempio con una buona insalatona della casa, sicuramente adatta a giornate calde. A dare un tocco di sapore può contribuire la leggera speziatura agrumata della nostra blanche Terra, quasi a “condire” la verdura con il suo coriandolo e buccia d’arancia.

Ma antipasto può significare anche un tagliere di salumi e formaggi locali con sottoli sempre del nostro orto, magari accompagnata dalla versatile helles Sibilla, che con il suo leggero amaro balsamico pulisce ma non sovrasta la girandola di sapori del piatto; o ancora dei mini hamburger, sempre con carne e verdure di nostra produzione. In questo caso meglio preferire un sapore più deciso, come quello della weizen Jam Session, che unisce il fruttato della luppolatura americana al gioco finale tra acidulo e amaro tipico delle birre di frumento tedesche.

Passando ai primi, specialità dell’estate è la pasta fredda con le nostre verdure: magari accostata ad una pilsner Gabi, il cui amaro finale fa da elegante contrappunto alla dolcezza del pomodoro.

In quanto a secondi, la specialità della casa rimane la lunga serie di hamburger preparati con il pane fatto in casa e carne della nostra azienda agricola: ce ne sono per tutti i gusti, non avete che da scegliere. Anche sua maestà lo Stinco e le costine sono disponibili. Qualunque sia la vostra decisione, versatile negli abbinamenti con la carne è la Irish Red Ale Brussa, che sposa in un perfetto equilibrio la componente caramellata del malto con il taglio amaro finale.

Che dire…la brigata in cucina, lo staff dell’orto e in stalla vi aspettano, buon appetito!