lunedì 28 luglio 2025

LEVIDE E CONTI DEGLI AZZONI: NOVITA’ E SOSTENIBILITA’ PER LE DUE REALTA’ VITIVINICOLE

 




Novità e sostenibilità: sono questi i due termini che inquadrano le due realtà vitivinicole di Levide, in Trentino nel comune di Ala e di Conti Degli Azzoni nelle colline marchigiane di Montefano ( Macerata), entrambe condotte con passione e tradizione dai fratelli Aldobrando, Filippo e Valperto Degli Azzoni.

Borghi d’Europa ha incontrato a tavola al Ristorante Il Liberty in zona Repubblica a Milano (guidato dalla Chef Patron Andrea Provenzani) Valperto Degli Azzoni che ha proposto due nuove bollicine Trentodoc per la parte Levide, mentre per la storica parte marchigiana di Conti Degli Azzoni una Ribona Riserva assieme a un Rosso Piceno Doc.

Valperto Degli Azzoni ha poi sottolineato come credano moltissimo al territorio delle colline marchigiane, che dev’essere preservato e valorizzato nella maniera più sostenibile nel presente per le generazioni future, tutto questo con grande senso di responsabilità e il giusto tocco d’innovazione.

Un valido esempio d’innovazione sana è il sistema all’avanguardia per il lavaggio e l’asciugatura delle Uve, che consente di eliminare ogni possibile impurità sulla buccia e favorire così una più alta qualità.

Tutti questi aspetti sono stati peraltro messi per iscritto e redatti nel Bilancio di Sostenibilità 2023 “Preservare il presente per le generazioni a venire”,a testimonianza del forte legame dell’Azienda familiare col proprio territorio.

A tavola al Liberty sono stati assaggiati i tipici meneghini Mondeghili di Vitello e Mortadella con patata soffice, salsa verde e nocciole, poi il vitello tonnato (controfiletto) fresco primizie di stagione saltate ed infine la selezione di Formaggi tipici, accompagnati da Mostarda, salsa verde e cipolla rossa, abbinati per la realtà trentina di Levide (vigneti collocati a 600 m d’altezza) alle due bollicine:

-Cime di Altilia Pas Dosè 2020 (Chardonnay in purezza): sboccatura di Gennaio 2025 è una bolla molto verticale e sapida, dalla persistenza ampia,

-Maso Alesiera Nature Riserva 2017 (100% Chardonnay): sboccato nel Settembre 2023, è una bolla di grande finezza e struttura,

Poi per la realtà marchigiana di Conti Degli Azzoni provati:

-Il Colli Maceratesi Doc Recina Riserva 2021 (100% uva autoctona Ribona): bianco fermo dal colore lucente, con una grande mineralità e sentori di idrocarburo,

-Il Verdicchio Marche Bianco Igt Passo d’Uomo: vino naturale, con le uve accuratamente lavate e selezionate, possiede delle gradevoli note erbacee e ha un’ottima acidità,

-Il San Donato Rosso Piceno Doc 2017: blend 70% Montepulciano e 30% Sangiovese, è molto speziato ed è molto armonico ed equilibrato al palato

 

Tutti vini di qualità, identificativi dei propri terroir, che vengono rispettati ed esaltati dai tre fratelli Conti Degli Azzoni, che portano avanti la tradizione storica di coltivazione della vite con senso di lungimiranza ed eleganza.

Evviva!

martedì 22 luglio 2025

MILANO VETRINA DEL GUSTO: IL RISTORANTE PORTICCIOLI E LA SUA ANIMA MEDITERRANEA E CONTEMPORANEA

 




A Milano in Via Losanna, vicino all’Arco della Pace e al modernissimo quartiere di City Life, ha aperto ad inizio 2025 il Ristorante Porticcioli Milano, grazie alla capacità di Riccardo Condorelli e del socio Lorenzo Postolache, forti dell’esperienza acquisita con l’altro Ristorante Al Porticcioli a San Felice del Benaco, sul Golfo Gardesano di Salò.

L’anima di Porticcioli Milano è prettamente mediterranea, in chiave contemporanea: la cucina è il regno dello Chef napoletano Ciro Tecchio, che propone piatti puliti, gustosi, a volte anche rivisitati, dove le materie prime di qualità fanno la voce grossa.

L’ambiente di Porticcioli è moderno, essenziale e ben curato e conta poco più di 30 coperti: la clientela qui può rilassarsi e concentrarsi sul gusto dei piatti con convivialità.

Il pesce è un elemento cardine della cucina di questo ristorante, ma anche l’elemento terra e le proposte vegetariane vengono esaltate, in modo da fornire una proposta più variegata a 360°.

Un altro tocco di modernità è rappresentato dalla carta dei Gin: da Porticcioli Milano tengono attualmente più di 40 Gin diversi (e anche le Toniche), proponendo degli abbinamenti mirati coi piatti dello Chef Tecchio, alternativa creativa alla comunque fornita Carta dei Vini del Locale.

L’Italia del Gusto ha avuto il piacere di provare a cena due abbinamenti di piatti di terra con due Gin Tonic, iniziando però con gli antipasti abbinati a due bollicine:

-        prima con la Tàrtare di Scottona condita con fiori di cappero, cetriolino sottoaceto, scalogno, senape, scorza di limone, olio, sale, pepe, barchetta di femore arrosto, maionese al finocchietto, lamelle di tartufo e cipolla rossa in agrodolce, con il Franciacorta Rosè di Centenari,

-        poi il Manzo servito con puntarelle, grana, pomodorini confit e sfere di balsamico e I Fiori di zucca  in tempura ripieni di ricotta su pesto di menta, abbinati al Franciacorta Dosaggio Zero sempre di Centenari,

Con le Le Orecchiette al Pomodoro, melanzane fritte, ricotta salata, in pratica alla Norma, (piatto che ricorda le origini catanesi del titolare Riccardo Condorelli) è stato abbinato un Thomas Dakin Gin, coi sentori di ginepro, arancia e liquirizia e servito con una Tonica della Dandy, mentre col secondo piatto, le Costolette di agnello arrostite con fagiolini misti, pomodorini e menta è stato abbinato un London Dry Gin, molto più speziato e vigoroso, servito con una Tonica agrumata sempre della Dandy.

Il tocco di modernità rappresentato dall’insolito ma interessante pairing tra Gin Tonic e portate dall’animo mediterraneo è stato molto apprezzato e per questo motivo Porticcioli Milano verrà inserito all’interno del percorso d’informazione Milano Vetrina del Gusto e curato dalla redazione Milanese de l’Italia del Gusto.

Così va bene!